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Trento, 19 ottobre 2006
«DIFFERENZIATA SPINTA, SI PAGHERA’ MENO»
Ogni famiglia avrà quattro bidoncini e il sacchetto per la plastica. Per alcuni materiali raccolta anche di sera.
Intervista a Aldo Pompermaier, assessore all’Ambiente del Comune di Trento,
de l’Adige di giovedì 19 ottobre 2006

«Non è vero che con il porta a porta ci saranno dei costi da fare paura. Anzi, chi farà bene la raccolta differenziata avrà dei benefici in bolletta». L’assessore all’ambiente Aldo Pompermaier cerca di rintuzzare gli attacchi che gli sono stati rivolti dopo la presentazione delle modifiche al piano rifiuti che partirà l’anno prossimo con la sperimentazione a Gardolo e Meano.

Assessore, partiamo dal dato che più interessa ai cittadini. Con le nuove modalità di raccolta dei rifiuti si pagherà di più?
Nel piano preliminare i costi sono ben individuati. Ci sarà un aumento fino ad un massimo del 10 per cento. Significa che chi ora paga 100 euro ne sborserà al massimo 110. Però, in questa cifra sono calcolate anche le spese necessarie per il cambiamento di tutti i mezzi di Trentino Servizi. Poi c’è da aggiungere un’altra cosa.

Quale?
L’aumento della bolletta non avverrà dal 2007, ma da quando partirà il piano su tutta la città. A quel punto sarà l’utente a stabilire quanto pagare.

In che senso?
Chi farà la raccolta differenziata seriamente avrà meno svuotamenti dei bidoncini e dunque pagherà meno.

La bolletta aumenta, eppure lei resta fiducioso.
Sì, perché nell’aumento tariffario del primo anno ci sono inclusi dei costi, per esempio quelli di informazione e di sperimentazione, che negli anni successivi non ci saranno. Eppoi, dai dati che ho in possesso, posso dire che a Novara, una cittadina simile alla nostra, con il nuovo sistema di raccolta si risparmia più di un milione di euro all’anno.

Come è possibile?
Vengono meno decine di tonnellate di spese per il conferimento in discarica, che sono quelle che pesano maggiormente sui costi; poi si ottiene una quantità più alta di vetro e carta da vendere, quindi le entrate aumentano. Per questo mi sento di dire che chi fa bene la differenziata in tre, quattro anni avrà benefici in bolletta.

Assessore, vale la pena mettere in piedi questa grande rivoluzione considerando che Rovereto, dove c’è un sistema di raccolta come quello che si vuol introdurre a Trento, ha una percentuale appena più alta di differenziata?
Il nostro sarà un piano diverso e molto più completo. Faremo una raccolta separata di vetro e plastica e toglieremo tutte le campane dalla città. A Rovereto, invece, sono rimaste quelle del multimateriale dove, mi dicono, si trova dentro di tutto.

Quanti bidoni avrà ogni famiglia?
Quattro: residuo, organico, carta, vetro più il sacchetto per plastica e multimateriale.

Forza Italia chiede di raccogliere i rifiuti di sera per evitare la vista diurna dei bidoncini. È una strada percorribile?
Possiamo ragionarci per qualche tipo di rifiuto, per esempio i sacchetti della plastica. Ma si potrebbe anche farlo per la carta prodotta dai negozi del centro. Per il vetro no, scaricare un bidone di notte farebbe troppo rumore.

I sindacati vi accusano di non averli coinvolti nella stesura del piano. Come risponde?
A Ferrante ricordo che ci siamo visti ben due volte e quindi quello che dice è ingiusto. Mi preme aggiungere una cosa: non abbiamo la verità in tasca, ma sono fiducioso.

Perché?
Per due motivi. Altre città come la nostra hanno cominciato a utilizzare questo sistema e, nonostante qualche criticità, la cosa funziona. Il secondo riguarda la filosofia del nostro piano: è solido, ma è anche molto flessibile. Siamo pronti a modificarlo in corsa in caso di necessità o di proposte intelligenti.


 

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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